MONICA BONVICINI
And Rose

05 Ottobre - 12 Gennaio 2025

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MONICA BONVICINI, And Rose

L’installazione site-specific di Monica Bonvicini all’interno di una chiesa sconsacrata aggiunge un ulteriore tassello alla pratica dell’artista incentrata sull’interazione tra opera, spettatore ed architettura. Con imponenti sculture della serie “Chainswings” che dominano la navata, Bonvicini continua la sua incisiva esplorazione delle dinamiche di potere insite negli spazi architettonici, portando la sua indagine a nuove vette di complessità e risonanza.

Queste sculture performative, che oscillano tra il gioco e la sottomissione, sono realizzate con catene di acciaio galvanizzato ed incarnano una sintesi provocatoria di estetica industriale ed allusioni sub-culturali, sfidando le aspettative associate sia all’arte contemporanea che agli spazi sacri.

L’installazione si inserisce in modo critico nel dibattito attuale sul ruolo dell’arte negli spazi pubblici e sulla natura partecipativa dell’esperienza artistica. Invitando i visitatori all’interazione fisica, Bonvicini sovverte la tradizionale dinamica di contemplazione passiva, trasformando il pubblico in co-creatore attivo dell’opera.

La scelta di una chiesa sconsacrata come contesto espositivo amplifica l’importanza dell’opera, creando un dialogo tensivo tra sacro e profano, istituzionale e sovversivo. Questo gesto non solo evidenzia la capacità di Bonvicini di rispondere in modo eloquente allo spazio architettonico, ma solleva anche questioni cruciali sulla riappropriazione degli spazi pubblici e sulla fluidità dei confini tra arte, architettura e critica sociale.

“And Rose” si immerge nei nodi centrali della pratica di Bonvicini: femminismo, sessualità, potere e critica istituzionale. Tuttavia, in questo contesto, questi temi acquisiscono nuove sfumature, invitando ad una riflessione sulla persistenza delle strutture di potere anche in spazi apparentemente desacralizzati.

Monica Bonvicini
Monica Bonvicini

Monica Bonvicini
Tra gli artisti più importanti della sua generazione, la pratica di Monica Bonvicini indaga il rapporto tra architettura, strutture di potere, genere e spazio. La sua ricerca si traduce in opere che interrogano il significato del fare arte, l’ambiguità del linguaggio e i limiti e le possibilità legate all’ideale di libertà. Con un umorismo secco, diretta ed intrisa di riferimenti storici, politici e sociali, l’arte di Bonvicini non astiene mai dal stabilire un legame critico con i luoghi in cui è esposta, i suoi materiali e i ruoli di spettatore e creatore.

Dalla sua prima mostra personale al California Institute of the Arts nel 1991, il suo approccio si è evoluto formalmente senza tradire la sua forza analitica e la sua inclinazione a sfidare la prospettiva dello spettatore mentre si attacca pesantemente le convenzioni socio-culturali patriarcali.

Le sue opere sono state presentate in numerose importanti biennali, tra cui Busan (2020), Venezia (2015, 2011, 2005, 2001), Berlino (2014, 2004, 1998), Istanbul (2017, 2003), New Orleans (2008), Gwangju (2006), Shanghai (2002), Santa Fe (1999). Sono state inoltre esposte in importanti musei di tutto il mondo, come il MAXXI, Roma (2024, 2018), Kunsthaus Zurich (2023), Deichtorhallen, Amburgo (2023, 2019, 2017, 2012, 2010), Nationalgalerie, Berlino (2022), Kunst Museum Winterthur (2022), Art Sonje Center, Seoul (2022), Castello di Rivoli, Torino (2021, 2005), Belvedere 21, Vienna (2019), Galleria Nazionale della Danimarca, Copenaghen (2019), BALTIC Center for Contemporary Art, Gateshead, Newcastle (2016), Kunsthalle Fridericianum, Kassel (2011), Art Institute of Chicago (2009), MoMA PS1, New York (2009), Kunstmuseum Basel (2009), Sculpture Center, New York (2007), Secession, Vienna (2003), Palais de Tokyo, Parigi (2002).

Bonvicini ha ricevuto diversi premi, tra cui il premio Oskar Kokoschka, Austria (2020), il Rolandpreis für Kunst in Public Space della Fondazione Brema, Germania (2013), il Preis der Nationalgalerie für junge Kunst, dei Staatliche Museen zu Berlin (2005) e il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia (1999). Alcuni dei suoi lavori pubblici sono installati in via permanente al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra, sul lungomare di Bjørvika, davanti al Den Norske opera & Ballet House di Oslo, e al Weserburg Museum of Modern Art di Brema.

Monica Bonvicini ha studiato arte presso l’Universität der Künste di Berlino e presso i California Institute of the Arts di Los Angeles. Come professore all’Accademia di Belle Arti di Vienna, Bonvicini ha condotto i corsi di Arti Performative e Scultura dal 2003 al 2017. Nell’ottobre 2017 ha assunto la cattedra di Scultura presso l’Universität der Künste di Berlino. Monica Bonvicini vive e lavora a Berlino.

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